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Affidarsi alla fortuna è una strategia sostenibile per il tuo business?

  • vocalew
  • 24 feb
  • Tempo di lettura: 4 min

Molti piccoli imprenditori tendono a considerare la strategia aziendale come un lusso, una pratica riservata alle grandi aziende. Frasi come "Non ho il tempo per queste cose" oppure "È sempre andata bene così" sono all'ordine del giorno. Ma questo modo di pensare può rivelarsi rischioso per almeno tre ragioni fondamentali.

1. Il mondo sta cambiando

Il primo errore è non riconoscere che il contesto economico e di mercato è profondamente mutato rispetto al passato. I nostri  genitori o predecessori potevano contare su un mercato più stabile e prevedibile, ma oggi la realtà è diversa: la globalizzazione, la digitalizzazione e le continue trasformazioni nelle regole del gioco (per esempio i parametri ESG)  rendono il mercato più dinamico e turbolento.

Se domani le banche cambiano le regole di accesso al credito, se la concorrenza internazionale si fa più aggressiva o se le preferenze dei consumatori si evolvono rapidamente, un'azienda può trovarsi improvvisamente in difficoltà.

Tutti gli imprenditori hanno una strategia, anche se spesso inconsapevole. Quella che molti adottano è una strategia del "buon senso", basata più sull'intuito e sull'esperienza che su analisi strutturate. Ma gestire un'impresa senza una strategia solida è come navigare in mare aperto senza una bussola: si può andare avanti per un po', ma alla fine si rischia di perdere la rotta e di finire alla deriva. Purtroppo non è così che si ottengono risultati sostenibili.

2. Ridurre la dipendenza dalla fortuna

Un altro rischio è quello di affidarsi troppo alla sorte. Thomas Jefferson affermava: "sono un grande credente nella fortuna, e trovo che più lavoro duro, più ne ho". Questo evidenzia come il successo non sia solo questione di casualità, ma di preparazione e impegno costante. Senza una strategia, un'impresa rimane in balìa degli eventi esterni, con un margine di controllo limitato.

Affidarsi esclusivamente alla fortuna significa esporre il proprio business a rischi incontrollabili. Se il mercato si contrae, se un fornitore aumenta i prezzi o se una nuova normativa impatta negativamente l'attività, senza una strategia si rischia di reagire in modo impulsivo e poco efficace.

Avere una strategia significa adottare strumenti di analisi che permettano di comprendere il mercato e le sue dinamiche, anticipare le tendenze e ridurre i fattori di incertezza. Ciò non significa eliminare il rischio, ma renderlo calcolato e gestibile. Conoscere i propri punti di forza e debolezza, valutare le minacce e le opportunità permette di prendere decisioni consapevoli e non lasciarsi trascinare dagli eventi.

La differenza tra un'impresa che sopravvive e una che prospera sta proprio nella capacità di agire con metodo. La strategia consente di trasformare l'incertezza in un vantaggio competitivo, costruendo un percorso chiaro e mirato verso gli obiettivi aziendali.

3. Ottimizzare le risorse scarse

La strategia è soprattutto una disciplina di gestione delle risorse scarse. Le piccole imprese non dispongono delle risorse illimitate delle grandi aziende: tempo, denaro e competenze sono limitati e vanno utilizzati con estrema attenzione.

Tra tutte le risorse scarse, il tempo è senza dubbio la più preziosa e la più difficile da gestire. Ogni decisione imprenditoriale implica un investimento di tempo, e la sua cattiva gestione può portare a inefficienze e opportunità mancate.

Una strategia efficace consente di ottimizzare il tempo disponibile attraverso la pianificazione e la delega delle attività. Senza una strategia chiara, gli imprenditori rischiano di essere costantemente sommersi dalle urgenze, senza mai avere il tempo di concentrarsi su aspetti fondamentali come l'innovazione, la crescita o la costruzione di relazioni di valore con clienti e partner, senza mai trovare il tempo per pensare.

Inoltre, una gestione strategica del tempo permette di identificare le attività che generano il maggior valore per l'azienda e di eliminare o ridurre quelle a basso impatto. Ad esempio, automatizzare determinati processi, definire priorità chiare e dedicare tempo alla formazione personale sono azioni che possono aumentare significativamente l'efficacia operativa di un'impresa.

Il tempo, una volta sprecato, non può essere recuperato. Per questo, un'azienda che investe nella strategia impara a usare il tempo come un asset strategico, riducendo le dispersioni e aumentando la produttività.

La strategia aziendale non è un lusso, ma una necessità per qualsiasi impresa, indipendentemente dalle sue dimensioni. Non è qualcosa di riservato ai grandi manager, ma un elemento fondamentale per navigare le sfide del mercato con maggiore consapevolezza e controllo. Essere imprenditori significa anche essere strateghi: chi non pianifica rischia di lasciare il proprio destino nelle mani della fortuna, mentre chi adotta un approccio strategico può costruire un futuro più solido e sostenibile.

Bibliografia

  • Drucker, P. F. (1999). Management Challenges for the 21st Century. HarperBusiness.

  • Mintzberg, H. (1994). The Rise and Fall of Strategic Planning. Free Press.

  • Porter, M. E. (1985). Competitive Advantage: Creating and Sustaining Superior Performance. Free Press.

  • Rumelt, R. (2011). Buona strategia cattiva strategia - I dettagli che fanno la differenza  Apogeo 2022

  • Covey, S. R. (1989). The 7 Habits of Highly Effective People. Free Press.

  • Jefferson, T. (Citazione). Lettera a John Adams, 1812.



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