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Brainstorming: una chiave per sbloccare la creatività e trovare soluzioni innovative

  • vocalew
  • 23 ott 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Il modello Brainstorming, comunemente tradotto come “tempesta di cervelli” (sebbene letteralmente sia “assalto di cervelli”),  è un metodo classico per stimolare la creatività di gruppo e generare idee innovative.

Il suo inventore, Alex F. Osborn, era un pubblicitario statunitense che negli anni Quaranta del secolo scorso sviluppò questo approccio per favorire il pensiero creativo e rompere i blocchi mentali che limitano l’innovazione.

Il metodo si basa su un concetto molto semplice: separare la fase di discussione e produzione delle idee dalla fase di critica e di analisi delle idee stesse. 


Lo stesso Osborn ha fissato 4 regole che sono sostanzialmente rimaste sempre le stesse:

  1. evitare qualsiasi critica: nessun partecipante può esprimere giudizi negativi sulle idee espresse durante l’esercizio, perché ogni giudizio negativo potrebbe inibire l'ulteriore produzione di idee

  2. puntare sulla quantità: il flusso di idee non porta sempre e solo buone idee, quindi è importante mettere in campo più alternative possibili, fra cui in seguito scegliere le più valide

  3. essere audaci: le idee devono avere libero corso, i protagonisti devono avere coraggio nell'esporre tutto quello che viene loro in mente

  4. ricercare combinazioni e miglioramenti: è consentito anzi auspicabile suggerire miglioramenti delle idee altrui   e anche combinazioni fra le diverse idee messe sul tappeto


Il brainstorming è  applicabile a gruppi di persone non eccessivamente numerosi, composti preferibilmente da 3 a 6 soggetti (nel suo libro Osborn indica come  numero massimo  10): l’ambiente di riunione deve essere confortevole e possibilmente diverso da quello nel quale i partecipanti normalmente agiscono,  al fine di creare un clima il più possibile disteso, ed è essenziale la presenza di un moderatore, che deve coordinare il gruppo. 

Il moderatore deve avere un atteggiamento autorevole, ma non autoritario,  ed a lui spetta il compito di far rispettare le regole del dibattito, registrare le idee che si producono e aiutare il gruppo a mantenere il focus sull’obiettivo.


Sebbene si tratti di una tecnica ormai datata, la sua utilità e la sua versatilità la rendono ancora valida in molti contesti organizzativi, per generare nuove idee, affrontare problemi complessi cercando soluzioni fuori dagli schemi, o anche solo per promuovere la partecipazione attiva dei membri di un team.


Alcuni dei possibili limiti della tecnica classica sono stati superati introducendo delle variazioni al metodo, come per esempio il  “brainwriting”, o adottandone  sensibili evoluzioni, come il “design thinking”, le mappe mentali o il “round robin”.


Il brainstorming, nonostante le sue radici storiche, rimane un metodo potente e versatile per stimolare la creatività e la collaborazione all'interno dei team. La sua semplicità e flessibilità lo rendono facilmente adattabile a diverse situazioni aziendali e organizzative, e le sue regole fondamentali, come la sospensione del giudizio e la ricerca della quantità, restano strumenti efficaci per sbloccare il pensiero creativo. Tuttavia, come ogni metodologia, richiede un'implementazione attenta e la capacità di evolversi con il contesto. Le versioni moderne, come il brainwriting o il design thinking, dimostrano che la creatività può essere coltivata attraverso una varietà di approcci. In definitiva, il brainstorming continua a rappresentare un pilastro per chi cerca soluzioni innovative e vuole promuovere un ambiente di lavoro più partecipativo e aperto alla sperimentazione.



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